A/B test newsletter sull’oggetto post invio

A/B test newsletter sull'oggetto

Avevo già parlato di alcune strategie per aumentare il tasso di apertura delle newsletter, anche detto open rate (OR), che in generale è intorno al 22% con oscillazioni in base al tuo settore di mercato.

Nelle prossime righe ti mostrerò come ho adoperato un a/b test sull’oggetto di una mia newsletter che inizialmente aveva generato il 31,5% di open rate, poi aggiornato a 33,5%, per portarlo a un miglior risultato finale.

Come saprai, creare e posizionare contenuti può richiedere molto tempo e spesso anche risorse. L’attività di content creation implica una fase di ricerca e di creazione. Tutti i contenuti devono essere ottimizzati, prima della pubblicazione, per i motori di ricerca e per i diversi canali media nella fase di diffusione, in una più ampia attività di content curation.

Sarebbe, infatti, un vero peccato aver investito tempo e risorse per un contenuto il cui ciclo di vita si esaurisse in poche ore.

All’interno di questo processo che allunga e amplifica la visibilità del contenuto, si inserisce anche la newsletter che può svolgere in quest’ottica la stessa funzione dei social network.

 

Come aumentare le aperture post invio

Solitamente, invio a tutta la mia lista o a un segmento appositamente selezionato su uno specifico interesse, l’estratto dell’articolo pubblicato sul mio blog oppure una risorsa creata appositamente per questo canale.

I tassi di apertura possono chiaramente variare in base ai destinatari selezionati, al tipo di contenuto (ci sono in genere contenuti che performano meglio) e all’oggetto formulato. In effetti, questo è proprio l’elemento attorno a cui si sviluppa l’intenzione di compiere l’azione che ci interessa: l’apertura della mail.

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Email Marketing cose da sapere

 

Considera che difficilmente otterrai il 100% di aperture. Neppure i messaggi transazionali, quelli che contengono conferme ad azioni svolte su un sito da parte dell’utente, raggiungono questo tipo di risultato.
Tuttavia ogni messaggio inviato via email può essere migliorato.

Un ottimo sistema è quello di eseguire degli A/B test sull’oggetto (o su altre variabili del messaggio) pre e post invio.
In questo caso, ho atteso 72 ore prima di verificare le statistiche della newsletter appena inviata, poi ho proceduto nel seguente modo:

1) ho creato una mail uguale a quella già inviata ma segmentata per i destinatari che non avevano aperto il messaggio. In MailChimp puoi procedere filtrando per “attività campagna” e selezionando il criterio “non aperta”.

 

MailChimp_Segmenti

 

2) Ho creato una campagna A/B test usando come variabile l’oggetto del messaggio e ho impostato l’esecuzione del test sul 35% dei destinatari all’interno di un periodo di quattro ore. La percentuale minima del segmento deve essere almeno pari al 20% per conseguire un risultato rappresentativo della lista.

 

mailchimp abtest oggetto

 

3) Atteso l’esito dopo il tempo impostato, MailChimp ha fatto partire in automatico al restante 65% dei destinatari la newsletter con l’oggetto che ha registrato il tasso di apertura maggiore.

4) Ho atteso altre 72 ore per leggere i risultati di questo secondo invio che sono stati pari a 14,9%.

Sommando questo dato a quello ottenuto con il primo invio, grazie all’A/B test newsletter sull’oggetto post invio, ho registrato un tasso di apertura complessivo finale di 48,4%, migliorando di quasi 7 punti percentuali il primo esito!

 

Conclusioni

I volani che portano traffico organico, non a pagamento, sulle tue pagine web sono costituiti dai social network e dall’email marketing.
Applica split test o A/B test ai tuoi messaggi per migliorare ulteriormente le performance delle tue newsletter per dare ancora più visibilità ai tuoi contenuti.

Hai già applicato dei test alle tue campagne di email marketing? Se vuoi, lasciami nei commenti i risultati che hai ottenuto.

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