Pagine Google Plus vantaggi e cambiamenti

Pagine Google Plus, fatti trovare!

Le Pagine Google Plus sono pensate per le aziende e differiscono in base allo scopo che si vuole comunicare. Consentono ai marchi di ottenere visibilità nei risultati organici e di instaurare un canale diretto con il cliente, ma le Pagine Local, a differenza di quelle Brand, indicano al cliente la posizione fisica dell’esercizio.

Google+ è stato lanciato da Google Inc. nel 2011 e da allora ne ha fatta di strada, ad esempio è stata implementata “My Business“, la sezione con le statistiche delle pagine di Google+, ed è stato anche possibile creare account “anonimi” attraverso la registrazione alla piattaforma Plus con nickname o pseudonimi.
Recentemente, la gestione delle foto è stata affidata all’applicazione dedicata Google Foto ed è stato tolto il collegamento diretto dentro Gmail e in YouTube. Questi cambiamenti, e i recenti dati abbastanza scoraggianti sull’attività degli iscritti (attivi nel 2015 con post pubblici solo lo 0,2% – 0,3% su 2,2 miliardi di utenti nel mondo, di cui 10,7 milioni in Italia), hanno fatto e fanno gridare alla “morte di Google+”.

Google, con G+, fornisce uno strumento in grado di integrarsi con la maggior parte dei servizi del suo paniere e un’opportunità di business molto utile soprattutto per le piccole e medie attività commerciali con una sede fisica sul territorio e un contatto diretto con i clienti, grazie anche all’uso delle Cerchie e all’organizzazione degli houngouts (video conferenze).

Perché creare una pagina Google Plus

Creare una pagina su Google+ è gratuito ed offre notevoli vantaggi in termini di:

  • visibilità del brand;
  • rintracciabilità dell’attività;
  • offerta di informazioni esatte su quanto gli utenti stanno cercando in rete.

Da non sottovalutare poi la possibilità del marchio di instaurare un dialogo diretto con il cliente potendo quindi fare comunicazioni ancora più mirate in ambito di CRM, comunicazione di novità e upgrade di offerte con newsletter e houngouts.

Inoltre, attraverso le recensioni degli utenti, i commenti e i +1 ottenuti, la pagina accresce di ranking (posizionamento nei risultati di ricerca).

Come si crea una pagina Google Plus

Per creare una pagina su Google Plus basta scrivere nella barra degli indirizzi www.google.it/business e cliccare sul tasto “Inizia ora” oppure, dal menù di sinistra del proprio profilo personale (account relativo a una persona fisica), è possibile cliccare su “Pagine” e poi su “Crea una nuova pagina”. Ogni profilo può creare/avere più pagine collegate. In un secondo momento, entrando nelle impostazioni della Pagina, sarà possibile cambiarne la proprietà assegnandola ad altri account.

Ora, è il momento di scegliere il tipo di Pagina tra queste opzioni:

  1. Esercizio pubblico con sedi – per chi ha una attività local (es.: i ristoranti e alberghi);
  2. Servizio – per i professionisti che hanno un’attività estesa su una zona geografica (es.: idraulici, avvocati, ecc)
  3. Brand – per le aziende non legate ad attività locali e, in generale per i brand che hanno un sito e che vogliono fare brand management.

Crea una pagina Google+Nelle prime due vanno fornite tutte le informazioni legate alla localizzazione dell’attività (nella terza non sarà necessario) come l’indirizzo, il telefono, ecc, che verranno inseriti, assieme agli altri dati anche nei risultati di Google Maps, ottenendo così un primo grande vantaggio di visibilità.

Creata la pagina è importante recuperarne l’indirizzo generato da Google+, che non è modificabile, ma del quale possiamo ottenere una “vanity url” e inserirlo nelle proprietà del proprio sito o blog per ottenere l’authorship.
Si è molto discusso del “diritto d’autore” riconosciuto da Google e a questo proposito, la produzione di contenuti e la comunità online ne sta ancora parlando perché ultimamente il motore ha fatto un passo indietro: ha tolto l’immagine del profilo dell’autore che compariva di fianco al rich snippet (il testo visualizzato con il risultato di ricerca).

Authorship risultato

Authorship nei risultati di Google, il nome dell’autore accanto al testo

Inoltre, se si è loggati a G+, l’immagine viene ancora visualizzata per i contatti che fanno parte delle nostre “Cerchie”.

Un’altra opzione che può rivelarsi importante ai gestori delle Pagine di Google Plus e ai brand in generale, è la possibilità di collegare il canale YouTube. L’unione consente di pubblicare in automatico i video sulla pagina di Google Plus e di avviare gli hangout direttamente dalla pagina, poi, automaticamente pubblicati anche su YouTube.

Comunicazione e formattazione

Google+ CerchieE’ sempre raccomandabile creare delle cerchie suddivise per tipologia di contatto. Quando tra i vantaggi per un’azienda di avere una pagina su G+ menzionavo la possibilità di mettersi in contatto con gli utenti, intendevo di accerchiare le persone in base al motivo della loro ricerca, se ad esempio ci hanno contattato per avere informazioni commerciali o un supporto nel servizio.

Un’altra raccomandazione è di creare post appositi per la piattaforma e non copia e incolla di altri presi da Facebook o Twitter. E’ quindi importante usare le dimensioni corrette per le immagini, ma anche formattare i testi usando il maiuscolo e il corsivo per esaltare, ad esempio, le parti più importanti (in fondo all’articolo ho incluso l’infografica di G+ che riassume i comandi principali).
Nella condivisione scegliamo sempre la modalità pubblica per evitare di mostrare un profilo vuoto a chi viene sulla pagina ma non è nelle nostre Cerchie. La condivisione diventa specifica quando ci rivolgiamo a qualcuno (una persona, un gruppo, dei collaboratori) in particolare.

Visibilità nei risultati organici

All’interno di Gmail, l’utente che riceve la mail di un’azienda “accerchiata” su Google Plus, potrà visualizzare nell’area di destra l’ultimo post creato. Questo widget è attivo anche nei risultati dei motori di ricerca quando si è loggati a Google+, con la differenza che se la pagina è locale verranno visualizzati oltre al post anche le immagini, il numero di telefono e le recensioni nello spazio, solitamente a pagamento, che invece viene occupato da un annuncio gratuito.

Si stima che il 70% delle chiamate agli esercenti arrivi direttamente dalla  scheda Google My Business recuperata da ricerche locali per interessi specifici eseguite in mobilità.

Ecco l’infografica di G+ che riassume i comandi principali per la formattazione dei post. Hai già un profilo o una pagina di Google Plus? Ci sono cose che vorresti chiedermi o approfondire? Scrivimelo nei commenti e se il post ti è stato utile, condividilo!

Google+ formattazione post

Aggiornamento del 29 agosto 2014:

Google cancella l’authorship dai risultati di ricerca. La funzione doveva servire inizialmente a visualizzare la paternità/maternità dei contenuti attraverso la foto e il nome e cognome del relativo autore.
Alcuni mesi fa, Google aveva iniziato con il togliere la faccina dallo snippet dei risultati, alcuni giorni fa ha eliminato la verifica di corretta associazione anche dagli strumenti per i webmaster, lasciando ancora visibile il nome dell’autore nei risultati. Ora, con la motivazione di non essere rilevante ai fini di ricerca degli utenti di contenuti sui motori, la funzione è stata cancellata del tutto.
Rispetto ai profili di Google Plus, resta invece attiva l’opzione per collegare il proprio blog o sito al profilo Google+ (stessa procedura usata per rivendicare l’authorship nello snippet), che rimane anzi utile per continuare ad accedere a una serie di servizi.

 

Aggiornamento del 23 agosto 2015:

box-importa da GPlusLo scorso mese è stata annunciata l’intenzione da parte di Google di sganciare l’integrazione dell’account Google Plus con YouTube.

L’unione tra le due piattaforme consentiva di pubblicare in automatico i video anche sulla pagina di Google Plus, di avviare gli hangout direttamente dall’account (ora esiste una pagina dedicata) e di importare su YouTube un video presente negli album o salvato attraverso il back up automatico dal tuo dispositivo mobile nell’apposita cartella di Google Plus.

Queste operazioni restano valide per chi decide di lasciare attiva l’integrazione mentre, a partire da settembre, per tutti i nuovi utenti di YouTube e per chi ha disattivato il collegamento, si potrà procedere solo manualmente.

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