Emotional CRM il mio nuovo libro [database marketing]


Dopo “Email Marketing Automation“, a distanza di tre anni, esce il mio secondo libro per Dario Flaccovio Editore a proposito di come professionisti e aziende possono valorizzare la propria lista di contatti email

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La premessa è che “Emotional CRM – Strategie di marketing relazionale per PMI ed e-commerce” tratta di relationship marketing o database marketing e molto poco di piattaforme CRM, nonostante la menzione al Customer Relationship Management nel titolo. Anche se uno degli ultimi capitoli è dedicato ai servizi online che si possono usare gratuitamente o in abbonamento, il libro è incentrato sulla mentalità da portare nel proprio marketing e non sull’impiego di una specifica tecnologia.

Ma partiamo con ordine e cioè dal perché ho scritto questo libro.

Mi occupo di email marketing da un po’ di tempo, questa sezione è dedicata ad alcuni interventi online che ho fatto al riguardo, e nell’evidenziare le tendenze di questo canale mi sono resa conto che l’ampiezza della lista dei destinatari è un falso problema che si pongono i brand per ottenere risultati apprezzabili dalle loro comunicazioni.

Già anni fa raccontavo come non servisse una grande lista per ottenere buone prestazioni dagli invii di una newsletter. Anzi, più restringiamo il nostro pubblico e più saremo in grado di personalizzare.

Oggi consiglio di trasformare la lista in un database ovvero di dare valore ai dati raccolti perché dietro a queste informazioni ci sono i nostri clienti che aspettano di essere ascoltati e “coccolati”. Le esigenze e i bisogni che li accomunano sono le caratteristiche intorno a cui ridisegnare la nostra strategia di business.

In effetti, i principali comportamenti assunti dai nostri iscritti e clienti ci indicano come ripensare tutto il customer journey ma anche migliorare l’offerta che portiamo sul mercato.

Secondo la legge di Pareto, incrementando del 20% la qualità di gestione dei nostri lead otterrai fino all’80% di prestazioni più efficaci. 

Soprattutto però, la ricerca di Bain & Company che cito anche nel mio nuovo libro, dimostra come aumentando anche solo del 5% il tasso di conservazione dei nostri clienti farebbe crescere i profitti dal 25% al 95%.

Scenari di database più frequenti 

Una convinzione diffusa di molti brand è di non essere pronti a comunicare con la propria audience in assenza di una lista di email pronta o, come nel caso di startup e di siti e-commerce appena nati, perché questa è molto esigua.

Al contrario, ci sono aziende sul mercato da molti anni che presentano il problema inverso, ovvero nel tempo non si sono mai curate né di fare pulizia di contatti inattivi o di ex clienti o collaboratori né di raccogliere i dati più utili per personalizzare il loro messaggio.

Entrambi gli scenari hanno però un elemento in comune: devono gestire grandi quantità di dati generati quotidianamente dai segnali diretti e indiretti lasciati dalle loro audience online

Raccogliendo le principali difficoltà di piccole e medie imprese e di tutte quelle nuove realtà imprenditoriali che si affacciano sul mercato e si trovano a gestire i dati personali dei contatti di cui risultano titolari e quindi responsabili, con “Emotional CRM” ho voluto evidenziare una metodologia per cogliere al meglio l’opportunità di comunicare con il proprio pubblico di riferimento.

Con “Emotional CRM” spiego come gestire i dati in ingresso nel database e come entrare in contatto con potenziali clienti e futuri tali attraverso esempi concreti e strategie per acquisirli, coinvolgerli e, quando necessario, riattivarli.

Di cosa sto parlando esattamente? Di tecniche relazionali miste che brand come Amazon, Starbucks, Stripe e altri, stanno applicando ai loro database aziendali, i cui casi studio troverai citati nelle pagine di questo libro.

A chi interessa e chi non dovrebbe leggerlo

Perché leggerlo

Il mio scopo con questo libro è di fornire ai professionisti e alle piccole e medie imprese i comandi per incanalare l’enorme potenziale costituito da informazioni e innovazioni che il digitale offre in abbondanza, oltre a suggerire un approccio al mercato di “analisi e coinvolgimento”, replicabile con qualsiasi strumento si scelga di operare.

Se hai una lista di contatti, anche se non molto corposa, “Emotional CRM” ti accompagna per mano nel valorizzarla e nell’ottenere profitti a lungo tempo.

Perché non leggerlo

Non dovresti interessarti al libro se ancora non hai un database o non hai intenzione di svilupparlo nel tempo. E nemmeno se il tuo business è incentrato esclusivamente sulla parte alta della canalizzazione del traffico e hai sufficiente budget da investire in campagne advertising anche a fronte di un aumento dei costi delle principali metriche e di un mercato sempre più sofisticato. Oppure, se ti occupi di strategie di ottimizzazione e conversione del traffico startup ed e-commerce, magari in qualità di growth manager, probabilmente starai già applicando alcuni dei metodi citati e quindi a non ritenere la lettura utile.

Conclusioni

Se hai dubbi sul fatto che valga la pena o meno leggerlo, scrivimi e cercherò di rispondere ai tuoi quesiti, ma sono sicura che in questo libro troverai tanti suggerimenti e informazioni utili alla crescita del tuo brand. 

Mi farai un grande piacere se a lettura finita vorrai scrivere un commento sulla scheda di Amazon, ad esempio, indicando come e se ti è stato utile.

Buona lettura!

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