SEO e ChatGPT: come ottimizzare i contenuti online

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Posso usare ChatGPT per la SEO? L’intelligenza artificiale può aiutarmi a creare contenuti migliori per il posizionamento nei motori di ricerca?

Nelle prossime righe ti fornirò alcuni suggerimenti sull’impiego dell’AI nelle strategie di Search Engine Optimization, che risponderanno ai tuoi quesiti.

Su questo blog ho parlato spesso di tecniche SEO e da alcuni anni è disponibile il mio corso gratuito su come migliorare i contenuti già pubblicati.

Vero è che la disciplina Search Engine Optimization attuale è cambiata molto rispetto ad anni fa. Essere competitivi con i propri contenuti online oggi è diventato più complesso di un tempo, sia per l’alta produzione di nuovi dati che coinvolge tutti i settori merceologici, sia per i più sfidanti requisiti, anche tecnici, richiesti dai motori di ricerca, primo su tutti Google.

Avere un sito con buone prestazioni dovrebbe essere una tua priorità dal momento che, tuttora, si conferma uno dei canali principali per farsi trovare online, accrescere la notorietà della marca e convertire il traffico in iscritti e poi in clienti.

Tutti i media posseduti, come sito, blog e newsletter, ti consentono di accedere ai dati attraverso i quali puoi metterti in contatto diretto con il tuo pubblico.
Oggi sono ancora più importanti considerando la progressiva perdita dei cookie di terze parti a cui stiamo andando incontro.

Pur non essendo esperti SEO, adesso possiamo sfruttare l’Intelligenza Artificiale nell’individuare keyword e nel migliorare i nostri contenuti online.

È davvero possibile farci aiutare dall’Intelligenza Artificiale per la nostra strategia SEO?

La risposta è affermativa anche se l’efficacia del risultato dipenderà dalla versione del servizio di AI in uso, quindi dall’aggiornamento dei dati presenti nella memoria, e dal tipo di interrogazioni che porrai.

Se vuoi sapere come elaborare i comandi per ottenere risultati da ChatGPT, Gemini e altri servizi di AI, iscriviti e visualizza gratis la mia guida ai prompt produttivi.

Considera poi che dovrai continuare a usare le specifiche piattaforme di analisi del traffico organico e a pagamento, come SEMRush, Website Auditor e altre.

ChatGPT e SEO, alcuni esempi.

Creare nuovi contenuti per keyword specifiche

In base al tuo settore merceologico, attività commerciale e obiettivo che vuoi raggiungere con il tuo contenuto – notorietà del marchio, conversione, vendita – avrai individuato un elenco di parole chiave più cercate da parte del tuo pubblico.

Se sono anni che pubblichi sul tuo blog o, se al contrario stai appena iniziando e le idee sono tante ma confuse, chiedi a ChatGPT di suggerirti spunti per la creazione di post per ciascuna delle keyword, suddivisi per obiettivo o intento di ricerca del tuo pubblico.

Ad esempio:

Trova le keyword più ricercate del settore “x”

Puoi anche chiedere a ChatGPT di suggerirti le migliori chiavi di ricerca a coda lunga, long tail keyword, in base a un determinato argomento che gli avrai fornito.

Ad esempio:

Trova le long tail keyword più ricercate del termine “x”

E poi:

Organizza queste keyword per intenti di ricerca

Ottimizzazione dei contenuti già pubblicati

Errori grammaticali, frasi farraginose e oscure allontanano il visitatore dalle nostre pagine, lasciando una cattiva impressione del marchio che le rappresenta, e rendono meno efficace la scansione da parte dei crawler di Google e Bing, ad esempio.

Puoi chiedere a ChatGPT di analizzare i testi di articoli, pagine e schede prodotto presenti sulle tue pagine web con l’intento di ricevere una versione migliorata degli stessi.

Meta title e meta description

Titoli e descrizioni che inseriamo per le nostre pagine web formano i testi di anteprima, snippet, che vediamo nelle pagine dei risultati, SERP, dei motori di ricerca. Pur non avendo peso nel ranking dei contenuti, lo snippet può essere mostrato da Google tra i primi risultati in risposta alle query degli utenti.

Possiamo interrogare l’AI affinché ci fornisca più alternative del titolo di una lunghezza entro i 60 caratteri.

Ad esempio:

scrivi dieci titoli alternativi per un post dedicato a “X”. I titoli devono contenere la keyword “X”.

Inoltre, possiamo chiedere a ChatGPT un abstract di massimo 150 caratteri contenente la keyword principale scelta per quel contenuto.

Se vuoi sapere come sfruttare l’intelligenza artificiale nel digital marketing, controlla il mio corso o A.I. e ChatGPT che, inoltre, ti mostra come accedere gratuitamente alla versione 4.0 di ChatGPT e alla versione PDF scaricabile della Guida ai prompt produttivi.

URL ottimizzati

Infine, puoi chiedere a ChatGPT di creare per ogni contenuto il suo relativo URL, indicando la lunghezza massima dell’indirizzo. 

Conclusioni

Google non ha ancora elaborato policy restrittive rispetto all’uso di software per la creazione dei contenuti ma in passato non si è espressa positivamente. 

Personalmente, ti sconsiglio di lasciare scrivere testi integrali a ChatGPT, Gemini e altri servizi simili perché ciò potrebbe penalizzarti in futuro. Ciò non significa che ChatGPT, Gemini e altri sistemi di AI non possano migliorare la tua  strategia SEO.

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