SEO cosa c’è da sapere

SEO cosa c'è da sapere

Difficile ridurre tutto in poche parole, ma nelle prossime righe cercherò di fare un quadro su cosa c’è da sapere sulla SEO, Search Engine Optimization, prima di passare alla parte pratica.

SEO, un’infarinatura di teoria

La SEO è una pratica usata per cercare di far comparire nelle prime posizioni della SERP (la pagina con tutti i risultati di ricerca), un determinato indirizzo per specifiche parole chiave. Per questo va a braccetto con la content strategy.

Vale la pena fare subito una distinzione tra “indicizzazione”, consistente nell’inserimento di un indirizzo (web) dentro a un indice e “posizionamento” o ranking che indica la posizione ottenuta dal nostro indirizzo nei risultati di ricerca per determinate keyword.

Quando parliamo di motori, per il 90% dei casi ci riferiamo a Google che è il più usato anche se ne esistono altri come Yahoo! e Bing. Quando parliamo di risultati di ricerca ci riferiamo al traffico organico o “naturale”, cioè quello non proveniente da campagne pubblicitarie a pagamento.

Come raggiungere un buon posizionamento sui motori

Ognuno di noi vorrebbe che il proprio sito o blog comparisse in cima alla pagina dei risultati e benché Google dia una sorta di linea guida ai webmaster, ci sono moltissimi fattori (i leggendari 200 fattori SEO) che condizionano i risultati, inoltre negli ultimi mesi sono cambiate molto le carte in tavola soprattutto dopo l’aggiornamento dell’algoritmo e l’arrivo di Hummingbird. Anche se una vera e propria formula non esiste, ecco alcuni suggerimenti:

  • inizia dalla piattaforma! Il servizio di gestione avanzata dei contenuti WordPress è considerato uno dei migliori;
  • fai in modo che il tuo sito o blog venga letto da Google e controlla come si presenta l’HTML, ad esempio se sono presenti le tue parole chiave (fattori in-site) nei metadati e nel titolo. Per farlo, puoi avvalerti di specifici plugin come WordPress SEO by Yoast. Puoi inoltre inviare una sitemap del tuo sito attraverso gli Strumenti per i Webmaster di Google. Questa pratica permette al motore di sapere come è strutturato il tuo sito;
  • assicurati che il sito sia “prestante” e carichi velocemente le pagine senza troppi tempi morti. Anche in questo caso ci sono alcuni plugin creati per questo scopo. Meglio ancora se il sito usa un tema responsive e quindi adattabile sia da web sia da mobile;
  • dovrai produrre dei contenuti di qualità, originali e specifici per un determinato argomento. La piattaforma Scoop.it ti può aiutare anche nel generare traffico organico;
  • ti sarà utile fare networking con la tua nicchia e collegarti ad altri siti che trattano il tuo stesso argomento attraverso dei link spontanei (strategia di link building) per differenti anchor text (è il testo che linka al tuo sito).

Diventare blogger implica la conoscenza di molte materie, spesso non strettamente legate all’argomento che trattiamo, come attuare strategie per conquistarci un posto di rilievo nella nostra “nicchia di riferimento” (ambito di visibilità), quindi presto o tardi ci imbatteremmo nell’ottimizzazione sui motori di ricerca.

C’è veramente molto da sapere sulla SEO, motivo per cui ho separato la teoria dalle indicazioni pratiche sulle strategie e strumenti utili per il posizionamento. Però, se volessi approfondire la parte teorica, questo è un ottimo manuale SEO (inglese) creato dal papà di Yoast.
Se hai domande o vuoi aggiungere qualcosa, fammelo sapere nei commenti. A presto!

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