SEO tecniche di link building futura

Tecniche di link building

Negli ultimi anni Google ha lanciato una serie di nuovi algoritmi come Panda, Penguin, Hummingbird, Pigeon, Pirate per contrastare il traffico illecito proveniente dai bot, lo spam e le pratiche scorrette della black SEO, come link nascosti e keyword stuffing (affollamento di parole chiave), che hanno modificato le regole della SEO. Si calcola che il 60% del traffico internet sia generato dallo spam (tanto che nelle configurazioni di Analytics è possibile filtrare il traffico causato dai falsi referral).

Queste modifiche hanno riguardato in particolare l’ottimizzazione Off page dei siti, cioè le architetture esterne che collegano un nodo della rete a un altro, creando quel network o ragnatela di relazioni conosciuta come web.

Il motore di ricerca più usato al mondo, nel tempo ha iniziato sempre più a premiare i contenuti di qualità, cioè quelli ritenuti utili per gli utenti, basandosi su alcuni fattori come il tempo di permanenza su una pagina (per questo è importante abbassare il bounce rate), la lunghezza del contenuto e i suoi segnali social come numero di condivisioni e commenti. Anche se apertamente non ha mai dichiarato che questo sia uno dei presunti 200 fattori di posizionamento, è noto come il social faccia bene alla SEO.

Tecniche di link building_Fattori SEO

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Pratiche molto usate un tempo come la link building sono state di colpo o in parte abbandonate perché hanno portato a forti penalizzazioni, in alcuni casi anche in presenza di guest post leciti dove l’autore dell’articolo ha visto crollare il proprio traffico per l’intervento censorio da parte di Google.

Nonostante le strategie di bookmarking “spinto” siano state abbandonate (e se ne sconsiglia caldamente l’uso), i link in entrata o backlink, sono ancora fonte di ranking tanto da rientrare negli elementi di monitoraggio del pannello di Google per i webmaster, Search Console ex Webmaster tools.

Partendo da questa infografica da cui ho preso in prestito alcuni elementi, pubblicata sul sito shanebarker.com, e dai fattori di ranking off-page, ecco alcune caratteristiche imprescindibili che i link in entrata dovrebbero avere:

1 – pertinenza dei contenuti (Relevancy) – cioè chi linka un mio contenuto deve trattare un tema simile per portare ranking al mio sito. Ad esempio, un backlink ricevuto da un sito di automobili non avrà lo stesso valore di quello di macchine per cucina sminuzza e affetta se il mio sito si occupa di ricette mediteranee.
2 – fiducia (Trust) – il sito che mi linka deve essere considerato da Google attendibile, quindi presentare contenuti di qualità, scritti con un linguaggio naturale (non pensati per i robot), essere aggiornato con frequenza e infine, essere esso stesso linkato da altri siti attendibili (in Trust!)
3 – autorità della fonte (Authoritative Website) – calcolata anche in base all’anzianità del dominio.

Sempre dal pannello Search Console puoi chiedere l’esclusione di quei siti che ti hanno linkato ma che non rispecchiano i fattori appena illustrati. Dopo aver identificato i backlink che vuoi rinnegare, crea un file di testo (estensione .txt e codifica UTF-8 o ASCII a 7 bit) contenente un link per riga. Se vuoi, puoi anche aggiungere un commento, purché la riga inizi con il carattere “#”.

Esempio di file valido:

# example.com removed most links, but missed these
http://spam.example.com/stuff/comments.html
http://spam.example.com/stuff/paid-links.html
# Contacted owner of shadyseo.com on 7/1/2012 to
# ask for link removal but got no response
domain:shadyseo.com

Se vuoi che Google ignori tutti i link di un intero dominio (come example.com), aggiungi la riga domain:example.com.

A questo punto collegati dalla pagina Rifiuta link seleziona il tuo sito web, clicca su Rifiuta link e carica il tuo file.

 

Tecniche per la link building futura fa riferimento al cambiamento avvenuto e alla situazione corrente.

E’ chiaro che per essere premiati da Google, in questo contesto, dobbiamo sforzarci di creare per la nostra nicchia di riferimento contenuti sempre più interessanti, approfonditi e curati.

Do ut des – Se dai ricevi
Una buona pratica è verificare i link rotti che generano l’error 404 (pagina non trovata) attraverso strumenti come BrokenLinkCheck o l’estensione per il browser Check-My-Links. Questo sia per evitare di creare un disservizio ai nostri lettori sia perché segnalare a un sito che abbiamo citato un problema sulle sue pagine, può portare un vantaggio anche a noi. Potremmo infatti generare un contenuto sulle nostre pagine che rimpiazzi quello che dava errore e segnalare al webmaster del sito il problema.

Se dai ricevi + call to action
Tra i contenuti che hanno più fortuna in rete ci sono le liste di strumenti, anche dette How to o anche case study su specifiche problematiche. Se generi un elenco ricco di utilità per i tuoi lettori, chiedi loro di condividerlo, di salvarlo tra i loro preferiti e di commentarlo. E’ un buon metodo per generare traffico e link di ritorno!

I guest post sono morti?
Al contrario, scrivere un articolo su un blog che tratta i nostri stessi contenuti, ma che rispetto a noi ha maggiore autorità, è ancora tra le tecniche di link building migliori per passare trust al nostro sito e ottenere un link naturale! Accertati di scrivere un articolo ancora più accurato e approfondito per il blog che ti ospiterà e inserisci un solo link al tuo sito tramite ad esempio il box autore.
Un metodo similare potrebbe essere quello di lasciare un commento attinente e veramente utile a un articolo pubblicato su un blog autorevole. Il link al tuo sito potrà essere inserito nella firma.

Puoi inoltre portare autorità al tuo sito creando un articolo che preveda interventi o interviste su uno specifico argomento a persone influenti della tua stessa nicchia. Una volta che avrai pubblicato il post e dato conferma ai soggetti coinvolti, è auspicabile che gli stessi lo condivideranno e linkeranno, creando interazioni.

Per conoscere l’autorità di un sito puoi avvalerti di molti validi strumenti, ad esempio WebSite Audit o SEMRush che, anche nella versione gratuita, ti aiutano a trovare i backlink dei tuoi competitor diretti per provare a costruire una strategia simile.

Per conoscere gli influencer del tuo settore ti consiglio Talkwalker, Buzzsumo, Hootsuite e Klout.

 

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7 commenti

  1. Alessia Martalò 13 Ottobre, 2015 Rispondi
  2. Ilario Gobbi 10 Febbraio, 2016 Rispondi
  3. seospritz 19 Marzo, 2016 Rispondi
  4. Seospritz 20 Marzo, 2016 Rispondi
  5. Seospritz 21 Marzo, 2016 Rispondi

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