Differenze tra Hootsuite e Scoop.it per la cura dei contenuti

Differenze tra Hootsuite e Scoop.it

Meglio utilizzare Hootsuite o Scoop.it?

Mi è stata posta questa domanda a proposito della cura dei contenuti o content curation.

Innanzitutto, per content curation, si intende l’attività di selezionare e riproporre i contenuti di interesse comune su un determinato argomento.
La cura dei contenuti può essere fatta utilizzando i social media, Storify è il tool ideale per raccontare una storia tramite tweet e post di Facebook, infatti, il suo motto è “Make the web tell a story” (più o meno, fa che il web racconti una storia). Ma si può raccontare una storia anche attraverso siti di news e/o articoli di magazine e post di blog, ad esempio, usando Flipboard, strumento che aggrega i Feed RSS in una grafica accattivante e responsive. I tool sono innumerevoli, io ne ho raccolti 4.

Ma curare i contenuti non significa saccheggiare altri siti e limitarsi al copia e incolla. Per essere di valore, il contenuto dovrà essere arricchito e risultare migliore, perché completo, rispetto all’originale.

In che modo quindi si può fare content curation attraverso Hootsuite e Scoop.it?

Come dicevo all’inizio, la content curation prevede 3 step fondamentali:

  • Ricerca
  • Selezione
  • Diffusione

io aggiungerei anche Analisi.

Hootsuite caratteristicheHootsuite è la piattaforma che consente di gestire più profili social network da un’unica dashboard. La versione free permette di averne fino a 5 mentre quella premium non ha limiti.
Dagli “stream” attivi sulla dashboard possiamo vedere passare in una sola volta tutto il traffico dei nostri profili social. Nel caso di Twitter, per esempio, possiamo segnalare come “preferito” un tweet, retweettare o rispondere. Quindi saremmo in grado a colpo d’occhio di vedere quali sono gli argomenti più discussi.

Una volta selezionato il topic e confezionato il contenuto, sempre dalla dashboard di Hootsuite, è possibile pubblicare, oltre che programmare sul canale e nell’orario desiderato, i post da diffondere.

Ci sono poi alcune applicazioni, la maggior parte gratuite, che si possono installare per potenziare la dashboard e che forniscono preziose informazioni sulla audience. L’Hootsuite App Directory, infatti, conta più di 80 app per ottimizzare le attività di social media e content curation. Io ne ho scelte due rivolte a Twitter.

Infine parlavo di analisi.
Hootsuite, recentemente, ha lanciato alcune novità riguardanti le statistiche sia per i profili premium sia per i free, visibili nell’Hootsuite Analytics Report.

Che differenze ci sono tra Hootsuite e Scoop.it per la cura dei contenuti?

Scoop.it caratteristicheScoop.it, la piattaforma per la content curation con all’attivo 1 milione di registrati, in maggioranza professionisti web, consente di raccogliere sotto una determinata “keyword” contenuti di siti, blogger, altri profili di Scoop.it e/o di aggiungere nuovi post al proprio canale inserendo testo, immagini e anche video o attraverso un indirizzo web.
Anche attraverso questo tool è possibile sharare il contenuto (e anche programmarne l’orario di pubblicazione) sui vari profili social, proprio come Hootsuite. Come riportato in un recente sondaggio condotto proprio dalla piattaforma per la cura dei contenuti su una survey di professionisti del web e aziende che ne fanno uso, Scoop.it favorirebbe la pratica dell’“eWoM”, electronic Word of Mouth (“passaparola elettronico”) e i suoi link avrebbero anche la funzione di generare seo (traffico in entrata sul proprio sito attraverso i risultati dei motori di ricerca).

Personalmente non vado per esclusione, li uso entrambi ma con scopi diversi.
Di solito, ed è il processo che seguirò anche dopo avere pubblicato questo post, condivido la notizia attraverso Hootsuite sui vari profili social, sfruttando la possibilità di potere formattare il messaggio e stabilire l’orario di spedizione. Poi, pubblicherò l’articolo sul mio profilo Scoop.it per generare traffico seo. Come ho potuto notare da Google Analytics, infatti, il “referral” Scoop è posizionato in alto nei risultati e per questo, se ancora non lo hai fatto, ti suggerisco di creare il tuo account free fin da ora.

Qual è la tua strategia in fatto di content curation e quali sono i tuoi strumenti preferiti? Hai suggerimenti da aggiungere?

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2 commenti

  1. Lara 2 Luglio, 2015 Rispondi

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